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martedì 13 maggio 2008

Riconoscimento figure professionali nelle biblioteche biomediche del SSN

Nota sintetica
Redatta in data 28/4/2008
A cura del Presidente dell’ Associazione Bibliotecari Documentalisti Sanità (BDS)
Gaetana Cognetti


La figura professionale del Bibliotecario è riconosciuta all’ estero con vari livelli (dirigente, assistente ecc) ove, in particolare nei paesi di cultura anglosassone, rappresenta una risorsa strategica con compiti produzione, gestione, formazione e diffusione dell’ informazione.
Tra i compiti consolidati sono la produzione di basi dati informative (di cui è del tutto carente l’ Italia), la creazione e gestione di siti Web di qualità, la formazione permanente del personale all’ utilizzo degli strumenti informatici e telematici (alfabetizzazione in campo informatico e documentario) . Nel settore sanitario ove l’ accessibilità all’ informazione diviene questione di “vita o di morte” il bibliotecario deve essere presente nelle equipes EBM per la produzione di rassegne sistematiche e lineeguida al fine di garantire con la sua professionalità un’adeguata ed esaustiva ricerca dell’informazione. Inoltre i bibliotecari hanno prodotto importanti progetti di informazione ai pazienti e familiari tra cui il progetto Azalea, banca dati oncologica per pazienti e familiari e il progetto SICOP, sistema di Informazione e Comunicazione Oncologica per i pazienti che ha coinvolto gli Istituti di ricerca oncologica (IRCCS) a livello nazionale e varie associazioni di pazienti. Attualmente sono una più di cinquanta le biblioteche che offrono servizi di informazione scientifica di qualità e ricreativi a pazienti e familiari.

In Italia: la legge 7 giugno 2000 N. 150 ha regolamentato le attività degli URP e dei Servizi stampa obbligando alla presenza di professionisti in tali settori in considerazione della importanza che assume l’informazione, in particolare in ambiti quali quello sanitario, nulla ha disposto in merito alle biblioteche e centri di documentazione.

• La figura professionale del Bibliotecario non è riconosciuta nel SSN, forse anche perché trattasi di una professione a composizione prevalente femminile.
• Nel 2000 è stato effettuato dall’ Associazione Bibliotecari Documentalisti Sanità il Primo Censimento da cui si evince che nelle 250 biblioteche e centri di documentazione del SSN che hanno risposto al questionario non vi è personale professionale: solo il 7% (circa 30 unità) dei circa 500 addetti hanno ricevuto una formazione professionale. Le qualifiche degli addetti alle biblioteche sono le più varie da amministrative a infermiere a puericultrici e anche qualche pensionato ad ore.
• Anche nelle biblioteche di ricerca del SSN, circa 50 costituitesi in rete con il progetto BIBLIOSAN, nato ad iniziativa del BDS nel 2006 si è aggiornato il Censimento e si è rilevata la permanenza di situazioni poco adatte alla corretta gestione dell’ informazione scientifica in ambito di ricerca (biblioteche poco funzionanti spesso con personale con poche ore a settimana ecc)
• La mancanza di biblioteche e centri di documentazione in gran parte degli ospedali del SSN è di diretto nocumento alla qualità delle cure e determina sprechi nell’ uso delle prestazioni di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione, mancando il personale sanitario di qualsiasi riferimento per l’aggiornamento e le informazioni.

Riconoscimento di figure professionali biblioteche biomediche in Italia

• Il bibliotecario biomedico con compiti di dirigente è già presente “atipicamente” presso gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma, Regina Elena e S. Gallicano (IRCCS) con norma regolamentare e pubblico concorso, con tre addetti sin dal 1989 e il Consiglio di Stato ha ritenuto legittimo tale inquadramento.
• Nelle biblioteche biomediche universitarie sono previste le qualifiche bibliotecarie a vari livelli.

Che cosa si può fare allo stato attuale?
Come primo passo dell’ auspicato riconoscimento, tento conto che ancora nel nuovo contratto non sono contemplate le figure professionali bibliotecarie, si potrebbe: inserire nei ruoli amministrativo, tecnico e sanitario una figura professionale con mansioni bibliotecarie, per esempio dirigente –collaboratore amministrativo/bibliotecario, dirigente tecnico bibliotecario), facendo segnito alla volontà espressa anche nella piattaforma di una “ulteriore valorizzazione di figure professionali polivalenti”

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