giovedì 15 novembre 2007
Nota della'Associazione BDS per il contratto del comparto SSN
Prot.BDS 2007/1 del 5/11/2007
Ai Sindacati CGIL- CISL- UIL
L’Associazione Bibliotecari Documentalisti Sanità esprime il suo profondo disappunto essendo venuta a conoscenza che anche nell’attuale Ipotesi di Piattaforma CCNL 2006-2009 del Comparto Sanità non è ancora previsto il profilo professionale del Bibliotecario/Documentalista biomedico, pur essendo contemplate nuove figure professionali e alcune novità per la parte normativa relativa alla Classificazione del Personale :
"per gli operatori dei servizi amministrativi e tecnici, in coerenza con i nuovi modelli organizzativi superare definitivamente, attraverso un’applicazione della classificazione che ne espliciti tutte le potenzialità innovative, una divisione del lavoro amministrativo che ancora resiste e che risale troppo spesso al vecchio sistema delle carriere. Pertanto il lavoro amministrativo deve essere riqualificato anche attraverso l’ulteriore valorizzazione di figure professionali polivalenti."
Il bibliotecario/documentalista in ambito biomedico è una figura professionale internazionalmente riconosciuta con compiti di gestione e recupero dell’informazione. Senza i bibliotecari non esisterebbero le prestigiose basi dati (es. Medline/Pubmed) che permettono l’aggiornamento in tempo reale delle conoscenze necessarie per la ricerca scientifica e la cura dei pazienti. Anche in Italia i bibliotecari biomedici gestiscono importanti progetti d’informazione per gli operatori ed ai pazienti. La figura professionale del bibliotecario, con vari profili e qualifiche, è in realtà già riconosciuta in altri comparti anche affini, come le Università, e anche nel SSN sono presenti, “atipicamente” tre o quattro unità, con qualifica di bibliotecario dirigente.
Riteniamo che le strutture di informazione scientifica del Servizio Sanitario Nazionale, Biblioteche e Centri di documentazione (circa 250 secondo il censimento da noi effettuato nel 2000 sotto l’egida dell’allora Ministero della Sanità), debbano essere messe in condizione di funzionare adeguatamente ed il loro numero essere potenziato per garantire la gestione e la circolazione delle informazioni sulla salute.
Dal censimento da noi effettuato nel 2000 è risultato che solo il 7% delle circa 500 unità addette ha una formazione bibliotecaria e la situazione non risulterebbe molto cambiata da allora.
Il bibliotecario/documentalista è un professionista altamente qualificato che coniuga le conoscenze umanistiche e scientifiche con la gestione dei più avanzati strumenti tecnologici, una professione essenziale nel settore biomedico laddove l’informazione di qualità ed aggiornata è spesso questione di “vita o di morte”.
La problematica del riconoscimento professionale non è dunque una rivendicazione corporativa ma riguarda proprio l’ammodernamento del sistema sanitario. Esce da un contesto puramente sindacale e contrattualistico e dovrebbe essere oggetto di legislazione urgente.
Pur non essendo questa la soluzione che noi tutti attendiamo, nell’imminente approvazione della bozza di Piattaforma CCNL 2006-2009 del Comparto Sanità, si attui almeno, come primo passo dell’ auspicato riconoscimento professionale, l’inserimento nei ruoli amministrativo, tecnico e sanitario di una figura professionale con mansioni bibliotecarie ( es. dirigente - collaboratore amministrativo/bibliotecario, dirigente tecnico bibliotecario ecc) facendo seguito alla volontà espressa anche nella piattaforma di un’”ulteriore valorizzazione di figure professionali polivalenti”.
Il riconoscimento professionale del Bibliotecario Biomedico è la condizione per garantire la buona informazione sulla salute agli operatori ed a tutti i cittadini. Restiamo in attesa di congrue risposte e siamo a disposizione per chiarimenti e incontri ai fini di individuare e definire la problematica di tale personale del SSN.
Il presidente dell’ Associazione BDS
Gaetana Cognetti
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