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mercoledì 14 aprile 2010

"Proposte per un sistema bibliotecario biomedico della regione FVG: esperienze a confronto" Udine 22/04/2010

Si segnala ai colleghi interessati che il 22 aprile pv si terrà a
Udine, presso l'Aula anfiteatro dell'Azienda ospedaliero-universitaria
di Udine, l'incontro dal titolo "Proposte per un sistema bibliotecario
biomedico della regione FVG: esperienze a confronto".

L'esigenza di contenere i costi delle riviste scientifiche e banche
dati biomediche e aumentare le risorse a disposizione degli interessati,
farle conoscere e utilizzare ha portato la regione Friuli Venezia ad
essere antesignana (2001) nel promuovere un'iniziativa di acquisto
condiviso delle risorse informative online in campo biomedico.
Nel frattempo in Italia si sono sviluppate e talvolta consolidate altre
esperienze di tale tipo a livello sia nazionale sia regionale o locale.
La giornata vuol essere un momento di confronto fra le varie esperienze
nel settore realizzate in Italia e in Europa (Norvegia) e di proposta
per un rilancio dell'esperienza di acquisto condiviso su base regionale.

L'evento è organizzato da AIB Sezione Friuli Venezia Giulia, C.R.O. di
Aviano, Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia
di Udine e Azienda Ospedaliera S. Maria degli Angeli di Pordenone.
Le informazioni sulle modalità di partecipazione all'evento sono
disponibili alla pagina web


Cordiali saluti

Antonella Passone
AIB FVG

lunedì 22 febbraio 2010

E' nata la Biblioteca Virtuale per la Salute - Piemonte (BVS-P)


"La Biblioteca Virtuale per la Salute - Piemonte (BVS-P) nasce per volontà della Regione Piemonte - Assessorato alla tutela della Salute e Sanità - e la sua gestione è affidata al servizio DoRS (Centro di Documentazione regionale per la Promozione della Salute) dell'ASL TO3.

La BVS-P risponde alla crescente esigenza di una biblioteca di nuova impostazione, gestita e organizzata in modo da offrire agli operatori delle Aziende Sanitarie Regionali un accesso equo ed omogeneo alle migliori informazioni, superando le criticità di una distribuzione poco strategica dell'offerta della letteratura medico-scientifica."
Tra le sue finalità (fortemente voluta da chi scrive il post):
"La BVS-P attribuisce una particolare rilevanza alla formazione dedicata agli operatori professionisti dell’informazione in ambito sanitario e mira al riconoscimento della figura professionale del bibliotecario/documentalista biomedico, il cui compito, oltre alla gestione del patrimonio bibliografico, è di facilitarne e incoraggiarne la fruizione per l’utente finale, sostenendo l’applicazione dell’evidenza scientifica alla pratica clinica."

mercoledì 13 gennaio 2010

Facebook: un punto di riferimento e di discussione per più di 2000 pazienti, familiari, amici.

Al Gruppo Italia Glioblastome Multiforme

Scrivo questa nota, in qualità di Presidente dell’ Associazione Bibliotecari Documentalisti Sanità (BDS), per complimentarmi con gli organizzatori del Gruppo Italia Glioblastome Multiforme che hanno utilizzato i nuovi canali di comunicazione offerti dal Web 2.0 ed in particolare Facebook per costituire un punto di riferimento e di discussione per più di 2000 pazienti, familiari, amici.
Attualmente nel settore pubblico sanitario si discute molto di tali nuovi canali di comunicazione ed in alcuni casi le amministrazioni hanno posto dei filtri all’ uso degli stessi.
Nella rete delle biblioteche degli Istituti di ricerca Bibliosan è stato costituito un gruppo di lavoro sul Web 2.0 per sviluppare iniziative in merito.
I bibliotecari ritengono gli strumenti del Web 2.0 canali innovativi di comunicazione. Come tutti gli strumenti questi sono neutri: è l’utilizzo che può essere buono o cattivo.
Questi strumenti, nel caso in considerazione, “tendono ad aumentare il cosiddetto empowerment (cioè la responsabilizzazione attraverso una presa di coscienza della proprie potenzialità) dei pazienti. Si tratta di strumenti attraverso i quali pazienti che soffrono della stessa malattia possono confrontarsi tra loro, raccontare la loro storia e ottenere più velocemente informazioni e suggerimenti per la gestione della loro patologia. D’altra parte è dimostrato come l’appartenenza ad una community e la condivisione di questo genere di informazioni possa tradursi in un intervento terapeutico efficace specialmente nel caso di patologie croniche o invalidanti. (E. Santoro: Web 2.0 e medicina- Il Pensiero Scientifico p.91).
Pur essendo necessario sempre il controllo delle fonti informative delle notizie, anche a causa degli interessi commerciali connessi alla sanita, (ma questo è un problema di tutta la rete), sicuramente l’esperienza del gruppo che ha in poco tempo realizzato su una patologia molto specifica una così ampia adesione è un esempio virtuoso del buon uso dei social network che sostiene il punto di vista dei bibliotecari contrari professionalmente all’uso di filtri, poco efficaci per la cattiva informazione e che spesso impediscono l’ accesso alla buona informazione.
Concludo con una citazione del Direttore della National Library of Medicine (USA) Donald AB Lindberg : la buona informazione è la migliore medicina, augurando una fertile collaborazione tra il gruppo e i bibliotecari biomedici che hanno per primi prodotto le più innovative ed importanti esperienze di informazione scientifica ai pazienti anche in Italia.
Gaetana Cognetti